L’ultimo anno da Under 23 è, se non decisivo, quantomeno importante nella carriera di un giovane ciclista. Logico quindi che agli albori di questo 2020 le motivazioni, per Massimo Orlandi, bolognese classe ’98 (compirà 23 anni il 3 dicembre) siano al top. Lui che, dopo tre stagioni al Cycling Team Friuli fra alti e bassi, arriva al Team Beltrami TSA – Marchiol con tanta voglia di fare un salto di qualità.
Massimo, che tipo di corridore ti definisci?
“Il mio terreno preferito è sicuramente la salita, però mi difendo bene anche sul passo, tutto sommato”.
Quando e in che modo è nata la tua passione per il ciclismo?
“Da bambino ho provato prima con il basket, poi con il nuoto, ma è stato il ciclismo a conquistarmi. La passione me l’hanno trasmessa mio padre e mio nonno, che a loro volta avevano corso in bici. Ho iniziato da G4 e non ho più smesso…”.
Come si è svolta fin qui la tua carriera?
“Ho collezionato nel tempo tanti piazzamenti, podi e vittorie. Ma se devo scegliere i momenti più belli dico la prima vittoria da Esordiente con la Ceretolese, nel circuito di Pianoro, gara di casa, poi la vittoria da Juniores al Gp Vini del Roero con la maglia della Sancarlese, e la prima da Under 23 in una tappa, cronoscalata, della Carpathian Couriers Race, in Polonia”.
Cosa ti aspetti dal primo anno alla Beltrami – Marchiol?
“Sono approdato in una squadra dove nulla e lasciato al caso, mi aspetto di trovare quello stimolo che mi faccia fare il salto di qualità per passare in una squadra professionistica il prossimo anno”.
Potessi esprimere un desiderio, che corsa ti piacerebbe vincere un giorno?
“Il mio sogno nel cassetto è vincere il Giro dell’Emilia, gara di casa che negli ultimi anni ha accresciuto il suo prestigio in maniera esponenziale. Ho già avuto la possibilità di correrlo con la Nazionale e gareggiare in mezzo a campioni come Nibali, sulle strade di casa, è un’emozione indescrivibile”.
Hai mai avuto un modello nel ciclismo di ieri o di oggi?
“Sì, Alberto Contador: un attaccante nato, capace sempre di emozionare. Il modo più bello di interpretare il ciclismo”.
Un tuo pregio e un tuo difetto?
“Riesco a leggere abbastanza bene la corsa, ma quando sto troppo bene, avendo un’attitudine ad andare in fuga, va a finire che spreco energie inutili e così calo nel finale”.
Cosa fai nel tempo libero?
“Ascolto musica, soprattutto rock, leggo. E poi mi piace fare passeggiate con Scott, il mio cane”.