16/6/2021 – Al primo anno nella categoria, debuttante al Giro d’Italia Under 23, Lorenzo Milesi non aveva mai preso parte ad una corsa a tappe di dieci giorni. Per questo c’era una certa curiosità, a partire dal diretto interessato, circa le risposte che avrebbe dato (e trovato) nella corsa rosa dei giovani, conclusasi domenica. Un primo esame di maturità che Lorenzo, bergamasco classe 2002 di San Pellegrino Terme, può dire di aver superato. E magari gli sarà di buon auspicio per un’altra maturità, quella “vera”, l’esame di stato di quinta superiore che sosterrà venerdì (18 giugno), prima di poter pensare appieno al campionato italiano Under 23 di sabato a Bacchereto, in provincia di Pistoia.

Lorenzo, qual è il bilancio del tuo Giro d’Italia Under 23?
“Sono abbastanza soddisfatto, soprattutto per come l’ho finito, in crescendo. Se avessi perso un po’ meno minuti nelle prime tappe, quando pensavo solo a risparmiare energie per la crono, chissà… Avrei anche potuto badare ad un discreto piazzamento in classifica. Ma va bene così, era la cosa giusta da fare. Probabilmente quelle energie non spese me le sono ritrovate poi nelle ultime tappe di montagna. Non sapevo se avrei tenuto il passo dei migliori in salita e sono molto contento di esserci spesso riuscito”.

Il momento più bello?
“La tappa del Nevegal, peraltro una delle più dure. Quel giorno avevo la gamba per attaccare e ci ho provato”.

Quello meno piacevole?
“Nell’ultima tappa sono caduto dopo pochi chilometri ed è stata un’agonia giungere al traguardo, sembrava non arrivare più… Fortunatamente non ho riportato gravi conseguenze, me la sono cavata con botte ed escoriazioni. Altra giornata non bellissima è stata quella con la tappa che arrivava a San Pellegrino Terme, casa mia: avrei voluto fare di più”.

Nella crono, chiusa al 66° posto lontano dai migliori, cosa è andato storto?
“Leggendo l’ordine di partenza e l’ordine d’arrivo, penso sia evidente come il vento abbia aiutato i corridori partiti nell’ultima ora. Detto ciò, non so valutare appieno la mia prestazione, perché non ho i dati dei watt. Quindi meglio non pensarci troppo e guardare avanti. Sono sicuro che anche nelle prove contro il tempo mi rifarò”.

Quali sono i tuoi obiettivi a breve-medio termine?
“Diciamo che voglio continuare a crescere, come ho fatto al Giro, poi vediamo cosa arriverà. Prima però mi attende l’esame di maturità… Incrociamo le dita”.