1/4/2021 – Quella attuale, per Nicolò Parisini, è una settimana di “scarico”, come si dice in gergo. Dopo le fatiche della Settimana Internazionale Coppi e Bartali, gara a tappe per professionisti che il classe 2000 di Cilavegna (Pavia) ha concluso domenica, e in attesa dei prossimi impegni, che lo porteranno nel lunedì di Pasquetta a gareggiare al Giro del Belvedere, classica internazionale per Under 23 nella quale Parisini punta a far bene.

“Ho chiuso la Coppi e Bartali in crescendo – spiega -, con l’auspicio che quelle cinque tappe mi diano brillantezza per le gare di aprile, mese nel quale ci sono diverse internazionali per Under 23 dove voglio lasciare il segno”.

La gara a tappe in Romagna, con nove formazioni World Tour al via, è stata un bel banco di prova per Nicolò e i suoi compagni, la squadra più giovane fra quelle in corsa: “Peccato perché nella prima semitappa, quella con arrivo a Gatteo, stavo bene ed ero ben piazzato per la volata, ma c’è stata una caduta nel finale proprio davanti a me, per cui ho perso terreno (come peraltro si è visto nettamente dalle immagini Rai, ndr). Siamo andati abbastanza bene nella cronosquadre, mentre il giorno successivo, a Sogliano al Rubicone, mi sono staccato dal gruppo principale al penultimo giro. Non era un giorno super, speravo di starci dentro ancora un po’ di più, ma non ne ho fatto un dramma”.

Il giorno migliore ha coinciso con la tappa più dura, la penultima, quella di San Marino con ben quattromila metri di dislivello: “Sentivo di avere buone gambe e infatti, fin a una dozzina di chilometri dal traguardo, ero nel gruppo dei migliori. È stata una giornata dura per tutti, che mi ha dato una buona dose di autostima. Anche nell’ultima frazione non stavo male, le gambe c’erano e in salita non ho avuto problemi, ma ho pagato i ventagli in pianura. In generale, per tutto il gruppo, partecipare a gare come questa è sicuramente un’esperienza che fa crescere, ora puntiamo a raccoglierne i frutti tra gli Under 23”.